Monsignor Piersanti, nei suoi oltre quarant’anni di servizio presso la corte pontificia, raccolse molti oggetti appartenuti ai pontefici sotto cui aveva servito, a partire dai ritratti degli stessi: Clemente XI Albani, Innocenzo XIII Conti, Benedetto XIII Orsini, Clemente XII Corsini, Benedetto XIV Lambertini e Clemente XIII Rezzonico. Di questi pontefici si conservano anche due stole pontificali appartenute a Benedetto XIII e a Clemente XII ed i cappelli di Benedetto XIII e Clemente XIII. Appartengono altresì alle collezioni del museo numerosi bariletti, di cui sei dorati ed uno argentato del Settecento, con stemmi pontifici e di ordini religiosi, utilizzati nelle cerimonie per la consacrazione dei vescovi.
Una stampa del 1725, disegnata da Pier Leone Ghezzi, rappresenta il Concilio Lateranense, in cui monsignor Piersanti prese parte in qualità di maestro cerimoniere.
Gabbia dorata ed intagliata di artista romano del XVIII sec, proveniente dalla cerimonia di canonizzazione di Santa Veronica Giuliani. Nel mezzo vi è intagliata un’ostia con ricca raggiera.
È apprezzabile anche un busto di Benedetto XIII in cartapesta del XVIII sec. Opera di Francesco Giardoni, orefice romano molto rinomato all’epoca.
Il cappello, la mazza, la cazzuola (in argento dorato) e la conca usati da Benedetto XIV per il Grande Giubileo del 1750.
In una cornice è conservata una tabella dell’ultima sessione del conclave durante il quale venne eletto Benedetto XIII e il diario manoscritto di monsignor Piersanti contenente le principali cerimonie presiedute dal pontefice. Il manoscritto è illustrato da ex libri bicromatici in acquarello. Sono altresì presenti un calamaio ed il suo spolvero in osso nero.